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Dissequestrato solo il gazebo

Ha fatto discutere - forse anche troppo - il caso del sequestro preventivo della struttura amovibile e della strumentazione musicale presso il Dama D’Angiò, motivato nel provvedimento dal “disturbo della quieta pubblica”. Solo sabato, a distanza di una settimana dagli eventi noti, è arrivato il dissequestro del gazebo.

A seguito della richiesta, da parte dell’avvocato difensore del titolare del locale, il dott. Pellecchia - GIP di Bari - ha dato mandato ai Carabinieri di effettuare la rimozione dei sigilli solo per la struttura amovibile, che ha così riaperto al pubblico. Resta, invece, nella mani dell’autorità giudiziaria tutta la strumentazione musicale (compresa anche quella del Dj). Infatti, il reato contestato è quello di cui all’art. 659 c.p.p. ovvero il disturbo della quiete pubblica, per il volume esagerato della musica sino a tarda notte, come i residenti hanno più volte segnalato preferendo però rimanere nell’anonimato.

Lezione imparata? Così... si spera. L'auspicio è che questi fatti siano un monito per tutti: la legge va rispettata, senza alcun tipo di deroga.

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